6 Aprile 2023 Comunicati stampa

Cooperativa CEIS: 40 anni al fianco dei più fragili

Nel 2022 accolte 174 persone con dipendenze e patologie mentali nelle 6 strutture del territorio

Con 174 persone accolte nelle proprie strutture, 66 programmi positivamente conclusi, 10 nuove assunzioni solo nell’ultimo anno e decine di attività svolte sul territorio con scuole, associazioni ed Enti, la cooperativa sociale CEIS Treviso ha chiuso il 2022 e guarda ai futuri obiettivi. All’orizzonte 4 grandi convegni per festeggiare i primi 40 anni al fianco dei più fragili, l’avvio di nuove progettualità e la pianificazione di un Centro Diurno in collaborazione con i SerD (Servizi per le Dipendenze) dell’ULSS2 Marca Trevigiana.

Il 2022 è stato un anno a pieno regime per CEIS, società cooperativa sociale di Treviso attiva – in varie forme – dal 1983 sul territorio della Marca per offrire attraverso le sue 4 sedi – 2 nel capoluogo e 2 a Mogliano – servizi di attività terapeutico-riabilitativa, in particolare per le tossicodipendenze e le alcoldipendenze; in tempi più recenti, ovvero tra il 2016 e il 2017, ha inoltre ampliato la propria mission ed expertise al tema della salute mentale, assumendo la gestione di altre 2 strutture dedicate – una a Cessalto e una a Preganziol. A gestire 6 sedi e 68 dipendenti – forte di ben 10 assunzioni e 3 stabilizzazioni nel solo corso del 2022 – un Consiglio di Amministrazione guidato da Luca Sartorato, rieletto proprio ad aprile dello scorso anno e in carica fino al 2025. In vista dei festeggiamenti per i 40 anni di attività (1983-2023) CEIS fa il bilancio della sua storia e programma le prossime mosse, che saranno all’insegna della convegnistica e della co-progettazione con gli altri Enti del territorio, tra cui l’Azienda Sanitaria, gli Istituti scolastici e i Comuni.

 

Relativamente alle dipendenze, sono 149 le persone ricevute da CEIS nello scorso anno nei 72 posti disponibili accreditati dall’ULSS2 Marca Trevigiana; di queste, 28 sono accolte in misura alternativa al carcere – in affidamento, messa alla prova o con obbligo di dimora -, presenti nelle diverse strutture per un totale di 4.158 giornate; 66 i programmi portati a termine con esito positivo: utenti che hanno completato il percorso di reinserimento sociale e lavorativo e ora hanno un loro domicilio e un’occupazione per mantenersi. Per quanto riguarda la salute mentale, poi, indicate dai SerD (Servizi per le Dipendenze) e dai CSM (Centri di Salute Mentale) dell’ULSS2 Marca Trevigiana, 25 sono state le persone accolte lo scorso anno nelle due strutture (che complessivamente dispongono di 25 posti accreditati), con 28 attività organizzate dai professionisti, quali: gruppo di cammino, giardinaggio, ginnastica, musicoterapia, cineforum, visite naturalistiche sul territorio, supportati anche da associazioni locali.

 

Parallelamente la Cooperativa conduce alcune progettualità in collaborazione con associazioni ed Enti in ambito assistenziale, educativo e di prevenzione. GAP – Gioco d’Azzardo Patologico, rivolto agli studenti degli istituti superiori della Marca, intende sensibilizzare i più giovani – ben 513 quelli incontrati nel 2022 – alle problematiche della ludopatia attraverso giochi di ruolo e focus group. Edu-Care in rete invece prevede interventi educativi domiciliari nell’area della cura di sé, dell’accompagnamento alla ricerca lavorativa, della socializzazione e della sperimentazione ludico-ricreativa in relazione con la rete territoriale, e ha erogato 2.693 ore di attività per 19 assistiti, mentre Educazione alla legalità – in collaborazione con l’Ufficio di sorveglianza penale esterna (UEPE) del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità – è un percorso psicoeducativo di gruppo dedicato a condannati per reati connessi alle tossicodipendenze e ha coinvolto 54 persone. In 8 invece hanno partecipato al progetto IESA (Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti) che prevede l’inserimento di persone con disagio psichico all’interno di contesti familiari non loro. Ancora, altre attività – dalle passeggiate naturalistiche ai laboratori creativi, dalla pet therapy ai corsi di cucina – hanno visto il coinvolgimento di 216 utenti nei due centri aggregativi Liberamente (a Treviso e a Dosson), nei Centri Diurni dei CSM di Treviso, Villorba e Oderzo e all’interno del Servizio DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) di Treviso.

 

Tali numeri – tanto in termini di ore di servizio svolto quanto di persone coinvolte – risultano tendenzialmente in aumento rispetto all’anno precedente – il 2021 – e su questo solco di crescita costante si stanno svolgendo e programmando le progettualità del 2023. Quest’anno, a partire da fine giugno, proprio in occasione dei 40 anni di attività sul territorio, saranno organizzati quattro convegni dedicati al tema delle dipendenze, dal punto di vista terapeutico o lavorativo.

 

Alle tante progettualità già in essere, e dopo una prima fase di avvio nel 2022, si affiancherà yoU-Be – HUB, realizzato nell’ambito del programma per lo sviluppo di servizi pubblici per l’assistenza generale alle vittime di ogni tipologia di reato, in collaborazione con Enti, tra cui la Regione del Veneto e l’ANCI Veneto, e finanziato dal Ministero di Giustizia. Lo scopo è, infatti, quello di rinforzare la rete esistente di protezione e sostegno delle vittime di reato, istituire spazi dedicati sul territorio, avviare campagne di sensibilizzazione su legalità, convivenza civile e politica di comunità, erogare servizi di welfare pubblico creando interventi personalizzati. Infine, sempre in collaborazione con i SerD dell’ULSS2, in cantiere la nascita di un nuovo Centro Diurno territoriale che possa da un lato offrire servizi accreditati per il trattamento delle dipendenze e dall’altro indirizzare e sostenere una fascia di utenti non idonei ai percorsi residenziali; presumibilmente tale nuovo punto di riferimento sarà aperto con la fine dell’anno o l’inizio del 2024.

 

Come dirigenza ma anche come personale e collaboratori CEIS stiamo lavorando con tutte le nostre energie per ottenere questi risultati – spiega Luca Sartorato, presidente CEIS Treviso -. Non è una sfida facile considerando come in questo periodo storico ci troviamo di fronte a una serie sempre più preoccupante di fragilità manifestate soprattutto dai giovani, che appaiono sfiduciati nel futuro, limitati nella loro socialità e in alcuni casi apparentemente smarriti nella ricerca di un proprio posto nel mondo. Anche per questo riteniamo fondamentale lavorare sulla prevenzione, e quindi anche nelle scuole, avviando attività di progettazione di ampio respiro. Le celebrazioni dei 40 anni per noi saranno un’ulteriore occasione per fare il punto della situazione, stringere nuove sinergie e trovare strategie condivise per arginare il più possibile il ricorso a sostanze che creano dipendenza e che di conseguenza spingono all’emarginazione sociale”.