Progetti I.E.S.A.

Progetti I.E.S.A.

Accogliere per curare

Lo IESA – Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti è una modalità riabilitativa che prevede l’accoglienza temporanea di persone con disagio psichico da parte di una famiglia volontaria, appositamente selezionata e formata, che svolge una funzione di mediatore affettivo.

L’ospite partecipa, secondo le proprie possibilità, alla vita quotidiana della famiglia, dalla quale è supportato e stimolato nella cura di sé e nella gestione della propria vita socioaffettiva e lavorativa.

Ogni inserimento è il risultato di un progetto individuale, disegnato sulla base dei bisogni di ciascuna persona e delle caratteristiche della famiglia accogliente; può essere a tempo pieno o parziale, e ha una durata variabile, definita di volta in volta nell’accordo formale sottoscritto dalle parti.

Il progetto, nato nel 2002, è rivolto ai pazienti in carico ai servizi territoriali del Dipartimento di Salute mentale (Dsm) dell’Ulss 2 Marca Trevigiana di Treviso.

L’equipe IESA

L’equipe IESA è un gruppo di lavoro multiprofessionale che lavora in stretta sinergia con le équipe dei Centri di salute mentale (Csm): nello specifico cura il percorso di affido familiare, operando un continuo monitoraggio e fornendo sostegno alla famiglia accogliente.

Durante il periodo di affido, alla luce dei progressivi cambiamenti che avvengono nel soggetto, l’équipe individua con il Csm di riferimento gli interventi e i percorsi più idonei per consolidare i mutamenti in atto e accompagnare la persona nella realizzazione del suo progetto di vita.

Gli obiettivi del progetto

Tra gli obiettivi principali di IESA, offrire alla persona con disagio psichico, attraverso un ambiente familiare accogliente, una concreta possibilità di aiuto per il recupero delle proprie autonomie e, con esse, della propria identità e del ruolo nella comunità.

La famiglia ospitante rappresenta quello spazio protetto in cui le dinamiche relazionali e le esperienze di vita quotidiana favoriscono nella persona inserita un’identificazione positiva.

Grazie al coinvolgimento delle persone con disagio psichico nella vita quotidiana della comunità, l’inserimento eterofamiliare concorre a promuovere un diverso atteggiamento nei confronti della malattia mentale, favorendo la conoscenza e lo sviluppo di relazioni sociali positive tra le persone.

I benefici attesi

L’approccio dell’inserimento eterofamiliare presenta notevoli benefici, sia a livello medico e psicorelazionale per la persona accolta, sia sul piano sociale a vantaggio di tutta la comunità.

In particolare, favorisce:

  • il miglioramento dello stato psichico e la qualità di vita dei pazienti
  • la promozione della persona e delle sue potenzialità inespresse
  • l’ampliamento della sua rete sociale
  • la riduzione della terapia farmacologica
  • la diminuzione del numero di ricoveri
  • il contrasto al pregiudizio e allo stigma verso la malattia mentale.

Un progetto condiviso

Primo in Veneto e tra le poche esperienze del panorama nazionale, il progetto IESA è promosso e gestito dal Dipartimento di Salute Mentale dall’Azienda Ulss 9 di Treviso, in collaborazione con il privato sociale (ATI – Altamira, associazione temporanea d’impresa).

Il lavoro congiunto di istituzioni, privati e soggetti del privato sociale genera un’efficace integrazione di risorse, competenze ed esperienze, e contribuisce così allo sviluppo di interventi mirati che pongono al centro il benessere delle persone: un esempio di welfare “comunitario”, che ha nelle risorse sociali del territorio, e qui in particolare nelle famiglie, il suo punto di forza.

Il progetto prevede per ogni famiglia affidataria il riconoscimento di una somma mensile a titolo di rimborso spese, variabile a seconda della tipologia di affido scelta.

Per una psichiatria di comunità

Il progetto IESA si inserisce nelle strategie di intervento del più ampio “Progetto obiettivo regionale per la tutela della salute mentale – 2010/2012”, che ribadisce la necessità di favorire una “psichiatria di comunità” con al centro i bisogni dell’utente.

Essa prevede, oltre alla presenza sul territorio dei servizi istituzionali, la mobilitazione di una rete informale di relazioni familiari, amicali, di vicinato, di auto-mutuo aiuto, a sostegno dell’utente; sostegno che si traduce in un lavoro terapeutico-riabilitativo svolto attraverso percorsi e strumenti integrati in cui la comunità è direttamente coinvolta.

PER INFORMAZIONI

Dipartimento di Salute Mentale – Azienda ULSS 9 Treviso
via Scarpa, 9 – 31100 Treviso – Tel. 0422 – 322010/322012
dsm.treviso@aulss2.veneto.it – www.servizisociali.ulss.tv.it (area salute mentale)

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